Ciao a tutti.
Non so se conoscete il testo e l'autore.
Ne riporto la presentazione di Elena Cristina Bolla.
« Comunicazioni istantanee in tutto il mondo. Autostrade a quattro corsie. Trasporti aerei e sotterranei. Luce solare artificiale. Eutanasia legalizzata e assistita. Un Parlamento europeo. Attentati a catena, con attentatori kamikaze. Il crollo del colosso russo. La minaccia (sventata) di una guerra mondiale con scontri tra America, Russia e Cina. Un papa di nome Giovanni dopo cinque secoli. La crisi delle religioni, sotto l'avanzare di una nuova religione universale stile New Age. Preti che lasciano il ministero. Laici consacrati che agiscono nel mondo senza divise o distintivi. La minaccia di un "Grande Fratello" destinato a governare su scala mondiale. Che c'è di strano, chiederete. Se è un libro, evidentemente descrive il mondo di oggi, con le sue realtà e le sue inquietanti ipotesi. Lo strano è che il libro è stato scritto nel 1907. Sì, avete letto bene, millenovecentosette, quando i telefoni andavano a manovella e gli aerei erano tenuti insieme con lo spago. E la prima guerra mondiale, e il comunismo in Russia, non se li sognava nessuno. Leggere oggi Il padrone del mondo di Robert Benson fa venire i brividi.
Infatti, il romanzo - opera di un inglese convertito al cattolicesimo - suscitò scandalo, e fu pubblicato con vistose censure. Come poteva un buon cattolico primo novecento (l'ottimista belle époque!) ipotizzare la fine di ogni libertà, la caduta della Chiesa, l'avvento di un anticristo dagli ingannevoli tratti "umanitari" che avrebbe portato il mondo alla catastrofe? Uomo di poca fede! Quasi lo scomunicavano. Oggi gli darebbero un premio. Il romanzo ha quattro protagonisti. Felsemburgh, il messia del male, presidente d'Europa e poi del mondo. Padre Franklin, sacerdote eroicamente fedele. Oliver Brand, uomo politico ex comunista poi fanatico seguace del "salvatore del mondo". La dolce Mabel, esaltata dal sogno di una nuova fede e di una fraternità universale, che poi, di fronte al crollo dei suoi ideali, sceglie il suicidio (assistito). Come è prevedibile, la rivoluzione "pacifica" e "umanitaria" di Felsemburghsi risolve in orrendi massacri. I cristiani, nuovi "eretici", sono bruciati, crocifissi, linciati. Gli ultimi si rifugiano a Roma, intorno al papa. E Roma viene rasa al suolo da cento aerei da guerra. Ma padre Franklin, che era in viaggio per Londra, si salva. Sarà lui il nuovo papa: Silvestro III. Intorno a lui, a Gerusalemme, rinasce la Chiesa. Una Chiesa delle catacombe, diffusa a poco a poco, segretamente, in tutto il mondo. Ma ci sarà un nuovo Giuda… La conclusione? Apocalittica.
Molti i simboli. Franklin (il parafulmine?) si chiama Percy, cioè Parsifal, l'eroe puro e folle. Felsemburgh, Giuliano: l'imperatore "apostata". E si somigliano come gemelli: trentatrè anni, volto giovanile e capelli bianchi (la fede perennemente giovane? ma anche il male?) L'infermiera che aiuta Mabel a morire è "sorella Anna", che non vede nulla alla finestra, mentre Mabel, morendo, vede forse Dio. In italiano il romanzo è stato pubblicato più volte, da Città Armoniosa (1977-79) e da Jaca Book (1987). Se avete i nervi saldi, cercatelo, in qualche biblioteca o su Internet. E' una lettura agghiacciante e, forse, non un buon augurio di inizio d'anno. O forse sì? Umanità avvisata, mezzo salvata »
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Ciao
maco42
"Deus Caritas Est"
[Modificato da maco42 27/01/2007 13.19]