Altro :-)

E poi arriva quella voglia di cambiare... arriva da dentro, dallo stomaco, da quel posto che non sai bene dov'è ma sai che c'è..Inesorabile, vuole uscire. A quel punto lo sai, o cambi o muori. Un taglio di capelli. Un rinnovo di vestiario. Una rivoluzione. Giusto per capire che ci sei ancora. Perchè per ricominciare bisogna trovarsi, e per trovarsi bisogna perdersi. E così, proprio quando avevi visto cancellarsi tutto, quando quello che eri è stato portato via da chissà chi...chissà cosa...capisci che quel nuovo taglio di capelli lo hai scelto tu.. capisci che è il primo passo di un nuovo cammino...di un nuovo te stesso, uguale e diverso da quello prima...sicuramente più forte..

(Fonte Web)

Condivido in pieno

nel 1997 ho tagliato i capelli alla maschietto, è stato l'inzio di una nuova stagione.

Ora li sto facendo crescere voglio farmi le trecce

cara fonte web
tu dici parole sacrosante !
il taglio dei capelli è proprio la metafora perfetta di un bisogno che spesso non sappiamo leggere esattamente, ma che si esprime proprio partendo da lì. Poi ci diranno che questo taglio ci ringiovanisce, o che stavamo meglio prima (quante volte mio padre brontolava quando mi tagliavo i capelli !) ma comunque sia, noi sappiamo bene che molte cose partiranno proprio da quella decisione lì ...
e magari il cambiamento non sarà immediato ma intanto è un passo. Intanto è come dire non so cosa voglio diventare ma quella là di prima di sicuro non sono più.

quante cose sono partite da un taglio di capelli

su dai, sorridete!!!

Una brutta poesia è spaventosa come un homunculus
come il tentativo di un idiota di creare un fiore, scandalosa
come la scena di un giullare che resuscita un morto.
Dunque trattieniti. Dentro di te c’è una voce che ti ammonisce.
Dai pace, non tagliare la strada a chi corre portando una notizia.

Julia Hartwig