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Le avventure di Pippo Lampo - La grande gara -

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    merlino47
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    Utente Veteran
    00 26/10/2006 17:32
    La grande gara


    C’è nel bosco dei Marroni
    un grazioso coniglietto
    Pippolampo questo è il nome
    perché corre che è un diretto.

    E c’è Genny, volpe astuta
    che di Pippo è concorrente
    e più volte ha già tentato
    di mangiarselo in un niente.

    Corre Pippo come un treno
    e alla volpe sulle tracce
    sfugge sempre che è un baleno
    e fa fare figuracce.

    Così Genny, manigolda
    svelta all’uso del cervello
    lancia a Pippo la sua sfida
    mentre pensa ad un tranello.

    Scaverà una bella fossa
    nella pista, proprio al centro
    ricoperta poi di foglie
    perché Pippo cada dentro.

    Una gara vuole fare
    per papparsi il coniglietto
    umiliarlo apertamente
    e riscuoterne il rispetto.

    Della cosa, come è usanza
    se ne parla a Giribaldo
    saggio gufo che del bosco
    è figura di riguardo.

    Forse voi non lo sapete
    ma fu lui a dare l’allarme
    e con gesto coraggioso
    salvò il bosco dalle fiamme.

    Era piccolo e senz’ali
    quando vide coi suoi occhioni
    andar via l’uomo imprudente
    senza spengere i tizzoni.

    Un bel fuoco aveva fatto
    e di funghi una grigliata
    ma le braci ancora accese
    diventarono fiammata.

    Così il piccolo gufetto
    che a gridare ci provò
    chiuse gli occhi, gonfiò il petto
    e dal nido si lanciò.

    Rovinò ferito a terra
    provocando uno sconquasso
    ma il frastuono di quel gesto
    risvegliò dal sonno un tasso.

    Fu Morfeo, quel dormiglione
    che avvisò gli altri animali
    così presto uno squadrone
    poté correre ai ripari.

    Fu scavata intorno al fuoco
    una fossa circolare
    e dall’alto gli uccellini
    giù la terra a soffocare.

    Giribaldo fu da allora
    di quel bosco il protettore
    proclamato re a gran voce
    lo governa con onore.

    Stabilita fu la data
    per la grande sfida attesa
    e fissato per quel giorno
    “Abolita ogni contesa”

    Fu così che i serpentelli
    timorosi del cinghiale
    se ne stettero a panciolle
    stesi al sole, a crogiolare.

    Volpi, donnole e leprotti
    se ne andarono a braccetto
    e persino i pesciolini
    con gli aironi sul laghetto.

    Anche l’ora fu fissata
    dalla mezza fino all’una
    (giusto per precauzione)
    nella notte senza luna.

    Centomila formichine
    tutte quante in fila indiana
    disegnarono il percorso
    che sembrava una gincana.

    Sopra loro a fare luce
    come tante candeline
    pure quelle in fila indiana
    centomila luccioline.

    Era come un aeroporto
    quella pista illuminata
    come un grande fiume acceso
    su una cupola stellata.

    Arrivarono a migliaia
    una folla di animali
    primi furono gli uccelli
    poi quegli altri privi d’ali.

    Proprio all’ultimo momento
    stanche morte e col fiatone
    tartarughe e lumachine
    e una lepre col bastone.

    Anche un’ospite inatteso
    e da tutti assai temuto
    tra gli intrecci di un roveto
    si acquattò guardingo e muto.

    Di Grifagno si trattava
    vecchio lupo predatore
    che per fame e un po’ per vizio
    seminava il suo terrore.

    Impettito Giribaldo
    con l’orario in sintonia
    una grande foglia in mano
    si apprestava a dare il via.

    Pippolampo in grande forma
    con un corpo da gazzella
    che mangiato aveva solo
    di carote una scodella.

    Genny, invece, appesantita
    con quel grande suo pancione
    che toccava quasi terra
    per ben altra colazione…

    Da ogni dove come lampi
    occhi accesi d’emozione
    luccioline a tutto fuoco
    come lampade in tensione.

    Proprio come una Ferrari
    partì primo Pippolampo
    Genny invece molto indietro
    e con passo lento e stanco.

    Giunto quasi a metà corsa
    (proprio ai limiti del fosso)
    inciampò in una radice
    e cadendo ruppe un osso.

    Che disdetta, poverino!
    si era rotto una zampetta
    e per giunta lì vicino
    con Grifagno a bocca aperta.

    Ma nel mentre che il lupaccio
    si apprestava a dargli un morso
    ecco Genny che inciampando
    vola dritta dentro il fosso…

    Adocchiato un altro pasto
    certo ben più consistente
    va Grifagno verso Genny
    lascia Pippo allegramente.

    Poverina, che spavento!
    tutta quanta che tremava
    e Grifagno minaccioso
    con la bocca pien di bava.

    Pippolampo, mezzo rotto
    si avventò contro quel lupo
    e gridando a più non posso
    cominciò a chiamare aiuto.

    In un lampo a centinaia
    arrivaron gli animali
    e Grifagno scappò lesto
    quando vide anche i cinghiali.

    Fu così che andò a finire
    che la preda destinata
    liberò la sua aguzzina
    da una fine disgraziata.

    Fu per Genny una lezione
    che da allora la cambiò
    e con Pippo, suo rivale
    si racconta… si sposò.

    m



















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    GocciaDiParadiso
    Post: 5.384
    A d m i n
    Utente Gold
    ADMIN
    AMMINISTRATORE
    00 28/10/2006 23:21


    CHE BEL FINALE!!!! [SM=g27985] [SM=g27985]




    Quando sono sola .... apro il mio album e ritrovo tutti i volti che amo.
    Le impronte di un'Angelo sono fatte d'amore.E dove c'e' amore, possono accadere cose miracolose.